La sterilità anovulatoria
La sterilità anovulatoria
Caratteristiche di infertilità anovulatoria
Comune segno evidente dell’anovulazione è la mancanza del ciclo mestruale o sue evidenti irregolarità; cicli troppo ravvicinati, sotto i 22 giorni, o troppo ritardati, sopra i 35 giorni.
Il ciclo mestruale è l’atto finale del lavoro svolto dagli organi deputati al concepimento, come l’ipotalamo, l’ipofisi e le ovaie. L’ovaio porta a maturazione solitamente un solo ovocita all’interno del follicolo che poi si romperà per permetterne la fuoriuscita. Il follicolo si presenta ecograficamente come un palloncino nero di circa 22-25 mm di diametro.
Rotto il follicolo l’ovocita è convogliato dentro la parte finale della tuba stessa in attesa dell’arrivo degli spermatozoi. Questo processo è regolato dagli “ormoni”, sostanze che scorrono nel sangue di tutto il corpo e vanno a colpire il loro bersaglio.
Ormoni prodotti dall’ipotalamo modulano la funzione ovarica, che per risposta produce i suoi ormoni diretti verso l’ipotalamo.
Qualsiasi alterazione di queste ghiandole e/o di tale modulazione ormonale può portare una anovulazione (assenza di sviluppo dell’ovocita) od una cattiva ovulazione. È importante tenere presente che spesso i follicoli non si rompono per cause non conosciute ma danno segni clinici come se ciò fosse in realtà avvenuto.
Tra le cause di anovulazione cronica ricordiamo le disfunzioni ipotalamo-ipofisarie dovute a stress psichico, anoressia, calo eccessivo del peso corporeo, eccessivo esercizio fisico, deficit ormonali congeniti dell’ipotalamo, deficit ormonali ipofisari primitivi (senza causa apparente) o secondari come per cause tumorali, infiammatorie, farmacologiche, traumatiche o iatrogene quale la radioterapia.
Un’anomalia della funzione ovarica, come ad esempio l’anovulazione, può derivare da una dismissione continua e/o in eccesso dell’ormone “prolattina”. L’ipotalamo può produrla in eccesso per molteplici cause, come farmaci, patologia tumorale, infiammatoria, ipotiroidismo ecc..
Disturbi della modulazione degli ormoni tra ovaio, ipotalamo, ipofisi, surrene portano alla sindrome dell’ovaio micropolicistico. Tale sindrome è la causa più frequente di disordini ovulatori di bassa entità. Le manifestazioni cliniche sono: irregolarità mestruali (frequenti o in ritardo), obesità (non sempre), l’irsutismo (spesso molto modico), la virilizzazione (spesso inesistente o solo raramente grave), l’assenza di ciclo mestruale “amenorrea” (raramente).
Si tratta di una sindrome la cui eziopatogenesi è ancora dibattuta, ma che può dare anovulazione e quindi essere di primaria importanza per l’infertilità. Spessissimo però l’ovulazione c’è, anche se in ritardo, e le cause vere dell’infertilità devono essere ricercate.
Amenorrea, anovulazione, disovulazione possono essere date, in pochi casi, da alterazioni delle ghiandole surrenali e della tiroide come conseguenza di un’eccessiva o alterata produzione ormonale. Anovulazione cronica può essere data da ovaie rimaste piccole e non funzionanti (disgenesia gonadica) a causa di anomalie dei cromosomi sessuali. La menopausa prematura (tra i 40 ed i 45 anni) o la menopausa precoce, anche detta “esaurimento ovarico precoce” al di sotto dei quarant’anni ha cause sconosciute e sembra essere associata a patologie autoimmunitarie. In qualche caso fortunato si può ripristinare una sporadica ovulazione con delle cure, tenendo conto del dosaggio di estradiolo che deve essere quasi normale e del rapporto fra gli ormoni FSH e LH prodotti dall’ipofisi.